Se volessimo definire l’ansia in poche e semplici parole la potremmo definire come uno stato psicologico caratterizzato dalla percezione di una forte paura, molte delle volte eccessiva o ingiustificata a livello razionale verso uno stimolo o verso una situazione che ci porta stress.
Questo stato provocato dall’ansia distorce e aumenta la nostra sensibilità verso determinati stimoli, oltre a provare una forte angoscia possono presentarsi alcune reazioni psicosomatiche.
Tra i vari sintomi di ansia e agitazione i più comuni possono essere: sudorazione eccessiva, aumento della frequenza cardiaca, sensazioni di nausea, vomito, tremori e molte altre.
Quando l’ansia diventa frequente incidendo nel nostro stile di vita si parla di “disturbo d’ansia” ed è necessario intraprendere un percorso medico specifico.
Cosa Fare
La prima cosa da fare è quella di rivolgersi al proprio medico di base che attraverso un’analisi vi somministrerà una leggera e breve terapia ansiolitica oppure vi indirizzerà da un medico specializzato, come uno psichiatra in modo che riceviate una diagnosi specifica e una terapia più mirata.
Nel caso in cui l’assunzione di farmaci non facesse al caso vostro ci si può rivolgere direttamente ad uno psicologo-psicoterapeuta che dopo aver identificato la causa scatenante della vostra ansia sceglierà quale psicoterapia utilizzare.
Per evitare che la situazione si aggravi diventando cronica è necessario rivolgersi subito ad un medico, di seguito andremo a vedere i fattori che potrebbero risultare dei campanelli d’allarme:
- Abuso di alcool
- Malattie psichiatriche come ad esempio l’autolesionismo
- Depressione
- Familiarità con disturbi d’ansia
Nel caso in cui non rientraste nelle categorie elencante qui sopra, non riteneste necessario assumere farmaci e pensiate che sia solo una condizione biochimica potreste decidere di fare un’analisi del sangue, così facendo potrete scoprire la concentrazione di enzimi specifici che valutando la relazione con l’età, l’indice di massa corporea e molti altri fattori sarà in grado di valutarne la normalità.
Cosa non fare
Quando il nostro stato di ansia non risulta più tollerabile è necessario un approccio maturo e cosciente.
È quindi importante evitare di nasconderlo, tentare di curarlo in autonomia, abituarsi ad esso, provare rimedi alternativi potenzialmente nocivi che andrebbero solo a peggiorare la situazione attuale e cercare di ridurlo tramite assunzione di alcool o droghe.
Cosa Mangiare
Combattere i disturbi d’ansia attraverso una dieta non è un rimedio efficacie, nonostante ciò l’alimentazione è un fattore importante da prendere in considerazione poiché si collega all’umore in diversi modi.
I neurotrasmettitori, gli enzimi, gli ormoni e i recettori che regolano l’attivazione o la soppressione del sistema nervoso autonomo
La concentrazione di alcuni nutrienti influisce sull’attivazione o la soppressione del sistema nervoso autonome che è regolato dagli enzimi, dagli ormoni, dai neurotrasmettitori e dai recettori. Per questo motivo l’assunzione eccessiva o carente di tali nutrienti inciderà molto sul nostro stato ansioso.
Allo stesso tempo il nostro umore a volte potrebbe modificare le nostre abitudini alimentari, è ormai risaputo che il nostro stato emotivo può aumentare o diminuire il nostro desiderio di cibo.
L’ansia infatti rientra nel quadro sintomatico di chi soffre di disturbi del comportamento alimentare perché la molecola che influenza principalmente il nostro stato ansioso è la serotonina, un neurotrasmettitore prodotto fisiologicamente dal nostro organismo, quindi esso può scatenare il disturbo d’ansia sia per eccesso che per difetto nell’assunzione.
I cibi ricchi di serotonina sono: le noci, il cacao, il cioccolato fondente e la frutta.
Cosa non mangiare
Avendo spiegato quanto la l’assunzione eccessiva o carente di serotonina possa influenzare il nostro stato d’animo andremo a vedere tutti i cibi e le bevande la cui assunzione è sconsigliata per non peggiorarlo ulteriormente poiché contengono una o più molecole nervine stimolanti.
Qualsiasi tipo di caffè, anche al ginseng è sconsigliato per la presenza di caffeina, come il guaranà; tè fermentati per la presenza di teofillina, gli energy drink, gli alcolici e il cacao e il cioccolato nel caso in cui venissero assunti in maniera eccessiva.